Roma,12 gennaio 2016
ore 18.45 per Veronica Locatelli
La Corte
Suprema di Cassazione
ha rigettato i ricorsi degli imputati e condannato in via
definitiva, Leonardo Domenici ex sindaco di Firenze, Giuseppe
Gherpelli ex Direttore della Direzione Cultura e Susanna Bianchi
Presidente di Cooperativa Archeologia, responsabili della morte di
Veronica.
No, giustizia non è stata fatta. O meglio, solo
formalmente, negando in via definitiva la grottesca sentenza di
primo grado. No, niente giustizia: la morte di Veronica, dopo altre,
richiedeva ben altra sostanziale e materiale condanna per i veri
responsabili. La giustizia Italiana, come sempre ridicola, ha dato
un buffetto ai responsabili, invece di ben altro.
Non si può non sottolineare un
passo della sentenza che il giudice Paola Belsito ha depositato sulla condanna
di 1° grado a
Lorenzo Luzzetti per la morte di Luca Raso, condanna confermata
in appello e dalla Corte Suprema di Cassazione.
Lorenzo Luzzetti,
condannato a 8 mesi (1° grado, 2°
grado e 3° grado)
Dopo 2.858 giorni la prima sentenza definitiva per la morte di Luca Raso avvenuta il 3.9.2006
Imputati 2° processo:
Simone Siliani,
condannato a 12 mesi (1° grado e 2°
grado).
Giuseppe Gherpelli,
condanna a 10 mesi (1° grado) assolto
(2° grado)
Ulderigo Frusi,
assolto (1° grado), appello il 14
luglio 2014.
Tutti e due i processi sono andati
in prescrizione
12 febbraio 2016
Dopo ben 5 rinvii della Corte d'Appello
alla assoluzione dell'imputato Ulderigo Frusi in primo grado
Dal 27 febbraio 2014 è stato:
rinviato al 14 luglio 2014 ore 9.30,
rinviato al 25 novembre 2014 ore 9.30,
rinviato al 30 gennaio 2015 ore 9.30,
rinviato al 20 ottobre 2015 ore 9.30,
rinviato al 12 febbraio 2016 ore 9.30.
Oggi il PG ha chiesto la conferma dell’assoluzione in primo grado.
La Corte di Appello ha respinto il ricorso del PM alla assoluzione
in primo grado.
Dopo 2.858 giorni la prima sentenza definitiva per
la morte di Luca Raso avvenuta il 3.9.2006
1 luglio 2014
La Corte Suprema di Cassazione, IV sez., ha rigettato
il ricorso dell'imputato, ed ha confermato la condanna a Lorenzo
Luzzetti, gestore del Forte Belvedere quando è morto Luca Raso.
27 febbraio 2014 - processo
di appello avverso alla condanna di Siliani e Gherpelli e alla
assoluzione di Frusi.
Confermata la condanna a 12
mesi l'ex assessore S. SILIANI. Assolto l'ex Direttore della Cultura GIUSEPPE GHERPELLI.
Stralciata posizione Ulderigo Frusi (vizio di forma nella
notifica), si discute il 25 novembre 2014.
rassegna on-line
11 ottobre 2013 - Le motivazioni della sentenza emessa dal
giudice dott.ssa Susanna Raimondo nei confronti dell'ex assessore Simone
Siliani e dell'ex direttore della Cultura Giuseppe Gherpelli.
10 giugno 2013 (udienza n. 22) -
CONDANNATO a 12 mesi l'ex assessore SIMONE SILIANI. CONDANNATO a 10 mesi
l'ex Direttore della Cultura GIUSEPPE GHERPELLI.
Assolto Ulderigo Frusi che redasse il piano della sicurezza.
Il pm Giulio Monferini, aveva chiesto due anni di reclusione per l'ex
assessore alla cultura Simone Siliani, due anni e due mesi per Giuseppe
Gherpelli l'allora responsabile della direzione cultura e due anni e 6
mesi per Ulderigo Frusi che si occupò del piano della sicurezza al
Forte. Le motivazioni fra 90 giorni.
31 maggio 2013 (udienza n. 21) -
L'avv. Zilletti oggi ha iniziato la sua discussione in difesa dell'ex
Direttore della Cultura Giuseppe Gherpelli, per lui il pm Giulio
Monferini ha chiesto la condanna a 2 anni e 2 mesi. Il 10 giugno l'avv.
Zilletti concluderà la sua arringa ed al termine il giudice dott.ssa
Raimondo dopo la camera di consiglio dovrebbe leggere il dispositivo.
24 maggio 2013 (udienza n. 20) -
L'avv. Pinucci alla conclusione della sua arringa chiede l'assoluzione
per l'imputato Simone Siliani ex assessore del Comune di Firenze.
17
maggio 2013 ore 15.30
Confermata
in appello la condanna a 8 mesi di reclusione inflitta in primo
grado al dirigente dell'associazione "Teatro Puccini", Lorenzo
Luzzetti, accusato di omicidio colposo per la morte di Luca Raso,
che il 2 settembre 2006 precipitò dai bastioni del Forte Belvedere
di Firenze. All'epoca, l'associazione di Luzzetti gestiva il
complesso architettonico.
10 maggio 2013 (udienza n. 19) -
L'avv. Fenyes alla conclusione dell'arringa durata circa 2 ore chiede
l'assoluzione dell'imputato Ulderigo Frusi autore del piano della
sicurezza.
8
aprile 2013 (udienza n. 18) -
Luca Raso precipitò da uno dei bastioni del Forte Belvedere la sera del
3 settembre 2006. Saltò il camminamento pedonale convinto di cadere sul
prato e invece trovò il vuoto. Luca arrivò a Firenze con una coppia di
amici fece un volo di 9 metri. Per quella tragica morte, il pm Giulio
Monferini, dopo una requisitoria durata più di 4 ore, ha
chiesto due anni di reclusione per l'ex assessore alla cultura Simone
Siliani, due anni e due mesi per Giuseppe Gherpelli l'allora
responsabile della direzione cultura e due anni e 6 mesi per Ulderigo
Frusi che si occupò del piano della sicurezza al Forte.
3
aprile 2013 (udienza n. 17)
-
Oggi
sono stati sentiti gli ultimi due testimoni delle difese degli imputati.
Nella prossima udienza ci sarà la requisitoria del PM dott. Giulio
Monferini.
15 marzo 2013 (udienza n. 16) -
Sentiti tre testimoni delle difese degli imputati, nella prossima
udienza del 3 aprile si concluderà la fase istruttoria.
7
marzo 2013 (udienza n. 15) -
Oggi sono stati sentiti alcuni tecnici
delle Belle Arti della Direzione Cultura del Comune di Firenze ed hanno
affermato che per il Forte Belvedere il loro compito era quello di
tutelare il bene architettonico eseguendo manutenzione e restauro
conservativo e non si occupavano di sicurezza.
15 febbraio 2013 (udienza n. 14) -
I consulenti tecnici dell'imputato Frusi hanno affermato che la
responsabilità della sicurezza del Forte era del Comune ed hanno
riconosciuto che l'illuminazione nel punto di caduta non era adeguata.
6
febbraio 2013 (udienza n. 13) -
Sono stati sentiti il P.I. Ulderigo Frusi che ha realizzato il piano per
la sicurezza per conto del Teatro Puccini e l'ex assessore alla Cultura
Simone Siliani, entrambi imputati.
29 gennaio 2013 (udienza n. 12) - Oggi è stato sentito l'imputato Giuseppe
Gherpelli, Direttore della Direzione Cultura del Comune di Firenze al
momento della morte di Luca.
22 gennaio 2013 (udienza n. 11) - In aula
la dott.ssa Anna Tarducci, presidente dell'Associazione Nazionale
Protezione Cani, dopo la caduta di numerosi cani dai bastioni del Forte
Belvedere, scrisse numerose lettere ad Assessori, Vigili Urbani, Belle
Arti, Centro Mostre, mettendo in evidenza, già dal 1996, la pericolosità
di quel punto del Forte Belvedere. Gli fu assicurato che con il restauro
del 2003 avrebbero provveduto ad eliminare la pericolosità. Se gli
organi competenti, avessero preso in considerazione le numerose missive
della dott.ssa Tarducci, Luca e Veronica non sarebbero morti proprio in
quel punto del Forte.
18 dicembre 2012 (udienza n. 10) - in aula il prof. Giorgio
Bonsanti: "Qui
c'erano problemi di pubblica incolumità. lo sono sempre stato convinto
della indispensabilità di misure di tipo meccanico: una struttura a U
rovesciato per alzare l'altezza dei parapetti oppure un riparo esterno
che trattenesse chi fosse per avventura caduto dal muretto. In mancanza
di soldi, si poteva pensare a un utilizzo parziale del Forte, rendendo
inaccessibili alcune zone, come avvenuto in passato, o a qualche sistema
che segnalasse la presenza del pericolo, anche con comuni nastri da
segnaletica. Ma il tempo passava e queste misure non venivano prese"
rassegna stampa
LA NAZIONE
COR.RE FIOR.NO
LA REPUBBLICA
17 dicembre 2012 (udienza n. 9) -
Nell'udienza di oggi è stato sentito
il Dirigente del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze arch.
Giuseppe Cini che ha dichiarato in aula che tutti sapevano che quel
posto era pericoloso. Ha ricordato, Inoltre, che, dopo la morte di un
cane nell'estate del 2005, aveva redatto e sottoposto due progetti
all'allora Assessore alla Cultura Simone Siliani, uno dei quali
prevedeva il rialzamento dei parapetti con una rete metallica mentre
l'altro prevedeva l'inserimento di una mantovana, una specie di rete
oltre il parapetto in modo da accogliere eventuali cadute; gli fu
risposto che non c'erano soldi per realizzare nessuno dei due progetti. In
aula il Dott. Carnevale della ASL, ha dichiarato che bastava una piccola
struttura in ferro sopra il parapetto per scoraggiare qualsiasi
intenzione di scavallamento del muro perimetrale. In aula anche
l'architetto Parretti del Comune di Firenze.
22 novembre 2012
(udienza di appello Lorenzo Luzzetti) rinviata al 17 maggio 2013
-
A
causa di uno sciopero degli avvocati
il processo di appello per la condanna a Lorenzo Luzzetti, gestore del
Forte Belvedere al momento della morte di Luca Raso, è stato rinviato al
18 ottobre 2013.
2
ottobre 2012 (udienza n. 8) -
Gli esperti della ASL, sentiti in
questa udienza, hanno rilevato gravi carenze sulla sicurezza del
Forte, carenze strutturali e di illuminazione.
17 luglio 2012 (udienza n. 7) - Il
responsabile della SILFI ha evidenziato che i fari che illuminano le
facciate della palazzina del Forte sono “fari architettonici” e non
hanno dunque alcuna funzione di sicurezza.
15 maggio 2012 (udienza n. 6)
- Sono stati ascoltati diversi testimoni delle forze dell’ordine, Vigili
del Fuoco e vigilanti, tutti hanno confermato che nonostante
l’illuminazione del Forte fosse attiva, la zona dove è avvenuto
l’incidente era decisamente buia e dalla cannoniera spuntava tanta
vegetazione.
24 aprile 2012 (udienza n. 5) -
Sono stati sentiti tre testi, il prof. Franchi, autore dell'autopsia
e i due amici di Luca, Giorgio e Pierpaolo che quella sera erano con
lui, Giorgio ha ricostruito con accuratezza l'accaduto: "l'ho
chiamato e l'ho visto sparire nel vuoto".
27 marzo 2012 (udienza n. 4) -
Sono stati sentiti diversi testimoni delle forze dell'ordine e dei
Vigili del Fuoco, quasi tutti hanno descritto la zona di intervento
molto buia, tanto che hanno dovuto fare uso di torce e fari per
illuminare la zona dei prati e la zona dove Luca è caduto.
13 marzo 2012 (udienza n. 3) - Il processo per la
morte di Luca Raso al Forte Belvedere, imputati l'ex assessore alla
cultura del comune di Firenze Simone Siliani, l'ex Direttore della
Cultura Giuseppe Gherpelli e il P.I. Uderigo Frusi redattore del
piano della sicurezza. Angela Manni, che al processo si è costituita
parte civile, è tornata a raccontare la notte della morte del figlio
(«mi avvertì la polizia che alle 4 di notte si presentò alla mia
porta a Roma») e le ore successive, quelle difficili del suo arrivo
a Firenze, dopo aver appreso della morte del figlio, del triste rito
del riconoscimento. La madre del giovane ha raccontato la telefonata
avuta dall'allora sindaco Leonardo Domenici la sera del 3 settembre;
«Mi fece le condoglianze e io, che il giorno ero stata a vedere dove
era morto Luca, gli dissi che quel luogo non era sicuro, che avremmo
fatto causa». Dopo di lei ha testimoniato uno degli agenti della
polizia municipale tra i primi a intervenire sul posto. Il processo
si svolge sul filo del rasoio per il rischio della prescrizione dei
reati e il giudice Susanna Raimondo, ha fissato una serie di udienze
ravvicinate, la prima il prossimo 27 marzo.
16 settembre 2011 (udienza n. 2) - Il giudice dott.ssa Raimondo rigetta
le richieste della difesa per l'annullamento del rinvio a giudizio
del P.M. e del decreto che dispone il giudizio degli imputati emesso
dal G.U.P. Rigetta anche le richieste degli avvocati degli imputati
di escludere due dei testimoni del P.M., la mamma di Luca, Angela
Manni e la dott.ssa Anna Tarducci della lega protezione dei cani.
Contumaci G. Gherpelli e U. Frusi.
20 luglio 2011 (udienza n. 1 smistamento) - Nell'udienza di
smistamento gli avvocati della difesa chiedono al giudice Raimondo,
di dichiarare nulla la richiesta del P.M. di rinvio a giudizio degli
imputati e la nullità del decreto del G.U.P. che ne dispone il
giudizio. Il giudice si è riservato di comunicare le sue decisioni
alla prossima udienza del 16 settembre 2011.
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LA NAZIONE
23 giugno 2011 - Nuovo rinvio a causa del trasferimento del
giudice Vannucci, il dibattimento sarà assegnato al giudice
Raimondo. Udienza di smistamento del processo a Simone Siliani,
Giuseppe Gherpelli e Ulderigo Frusi.
rassegna stampa
LA NAZIONE
7 aprile 2011 - Il giudice Linda Vannucci rinvia il processo
a Simone Siliani, Giuseppe Gherpelli e Ulderigo Frusi, per un
difetto di notifica del decreto che dispone il giudizio.
17 gennaio 2011
- Il GUP Anna Favi rinvia a giudizio l'ex assessore alla Cultura del
Comune di Firenze Simone Siliani, insieme a Giuseppe Gherpelli
e Ulderigo Frusi.
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LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
COR.RE FIOR.NO
IL GIORNALE
L'UNITA'
16 dicembre 2010
- Il GUP Anna Favi non concede l'incidente probatorio chiesto dai
difensori degli indagati Simone Siliani, Giuseppe Gherpelli e
Ulderigo Frusi.
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LA NAZIONE
IL GIORNALE
22 ottobre 2010
- Il giudice Paola Belsito condanna a otto mesi
il gestore del Forte Belvedere Lorenzo Luzzetti.
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LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
COR.RE FIORENTINO
15
luglio 2010
- Fiaccolata silenziosa da Piazza Signoria al Forte Belvedere
per chiedere verità e giustizia per Luca e Veronica, partecipano
affiancate Angela Manni e Anna Maria Bettini rispettivamente madri
di Luca e Veronica.
26 aprile 2010
- Inizia il processo a Lorenzo Luzzetti, depone anche Angela Manni
mamma di Luca "il sindaco Domenici mi telefonò dopo la morte di
mio figlio e io gli dissi: Il Forte Belvedere non è sicuro faremo
denuncia".
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LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
COR.RE FIOR.NO
L'UNITA'
21
aprile 2010
- Il sostituto procuratore Giulio Monferini chiude l'inchiesta
per la morte di Luca e indaga anche su Simone Siliani ex assessore
alla cultura, Giuseppe Gherpelli, e Ulderigo Frusi, che si
aggiungono a Lorenzo Luzzetti.
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LA NAZIONE
12
maggio 2009
- Il GIP Rosario Lupo rinvia a giudizio Lorenzo Luzzetti
responsabile del teatro Puccini e chiede di indagare anche sulle
responsabilità del Comune di Firenze.
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LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
COR.RE FIOR.NO
L'UNITA'
27
marzo 2008 - dicembre 2007 - il PM Giulio Monferini riapre le indagini sulla morte di Luca Raso al Forte Belvedere.
Il G.I.P.
quindi, all'esito dell'udienza in camera di consiglio, evidenziato
il contrasto fra le attestazioni di FRUSI e le dichiarazioni dei
testimoni, i quali avevano riferito che il luogo risultava buio e
privo di qualsiasi segnaletica di pericolo in prossimità del punto
di caduta, ordinò al P.M. di compiere nuove indagini. All'esito, nel
dicembre 2007, venne disposta l'iscrizione a carico del gestore
LUZZETTI responsabile della Associazione Culturale Teatro Puccini, e
quindi il
27.03.2008 venne presentata richiesta di rinvio a giudizio.
6 aprile 2007
- Il PM
Giulio Monferini chiede l'archiviazione del procedimento per la
morte di Luca Raso.
3
settembre 2006
- Luca è insieme a due amici al Forte Belvedere, cade dal
bastione nella cannoniera e muore.
28 giugno 2014 depositate le motivazioni della sentenza
Le motivazioni della sentenza sulla responsabilità di
Veronica, come ci aspettavamo, sono assolutamente infondate e prive di
senso.
Il Giudice Maradei ha deciso di ignorare
sistematicamente le numerose testimonianze e le relazioni della Polizia
Giudiziaria che chiarivano, in modo scientifico e inconfutabile,
l'inganno che ha provocato la morte di Luca e Veronica; un'insidia
imprevedibile peraltro già riconosciuta e attestata nei due processi per
la morte di Luca Raso.
Siamo fiduciosi che, dopo un'analisi scrupolosa degli
atti processuali, i giudici della Corte d'Appello renderanno giustizia a
Veronica.
Famiglia Locatelli
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LA NAZIONE
COR.RE FIORENTINO
LA REPUBBLICA
12
maggio 2014 scadenza del deposito delle motivazioni
La Nazione 17 maggio 2014
10 febbraio 2014 (udienza n. 37) il giorno della sentenza
Completata l'arringa dell'avv. Zilletti, difensore dell'imputato
Giuseppe Gherpelli.
11 settembre 2013 (udienza n. 34)
L'arringa dell'avv. Zilletti, difensore dell'imputato G. Gherpelli.
5
luglio 2013 (udienza n. 33)
L'arringa dell'avv. Zilletti, difensore dell'imputato G. Gherpelli.
20 maggio 2013 (udienza n. 32)
Le
arringhe delle difese degli imputati Giuseppe Gherpelli ex Direttore
della Cultura e Susanna Bianchi presidente della Cooperativa
Archeologia, l'udienza è stata interrotta in tarda mattinata per
indisposizione del giudice dott. F. Maradei.
Oggi le
arringhe degli avvocati di Parte Civile, Taddeucci Sassolini, Volpini,
Magherini e Valignani. Hanno parlato anche gli avv. Gambogi e Fenyes
difensori di due dei sei imputati.
Il PM dott.ssa Concetta Gintoli,
dopo una requisitoria durata circa 6 ore, ha confermato la stessa
richiesta che aveva fatto nel maggio scorso al
termine della prima istruttoria
dibattimentale di 4 anni a Leonardo Domenici, Giuseppe Gherpelli e
Ulderigo Frusi e 3 anni a Susanna Bianchi mentre aveva chiesto
l'assoluzione per D. Gardenti e M. Zanchi. Era stato poi il giudice
Maradei a disporre una nuova istruttoria in base all'art. 507 del c.p.p.
«Questo nuovo approfondimento ha confermato il mio convincimento
- ha detto il pm C. Gintoli - e con grande serenità ripropongo le
richieste già formulate mesi fa. Non è stata la scarsezza di luce
tantomeno la troppa affluenza di pubblico al Forte quella sera, ma la
mancanza di un serio piano per la sicurezza. Le norme sulla sicurezza
- ha ribadito il pm C. Gintoli - sono state scientemente aggirate».
21 gennaio 2013 (udienza n. 26) -
Oggi in aula l'ex sindaco di
Firenze Leonardo Domenici, imputato per la morte di Veronica
Locatelli a Forte Belvedere. Anche dopo la morte di Luca Raso si è
deciso di non intervenire sulla struttura ma di continuare sulla
stessa linea seguita fino ad allora.
21 dicembre 2012 (udienza n. 25) -
Oggi sono stati sentiti due testi
della Commissione Provinciale di Vigilanza sul Pubblico Spettacolo,
questa commissione ha dato parere favorevole al piano per il
pubblico spettacolo esaminando esclusivamente la documentazione
presentata, senza aver fatto un sopralluogo ed in relazione
esclusivamente allo spettacolo che veniva proposto
dall’amministrazione comunale, partendo dal presupposto che il luogo
proposto dal comune fosse di per sé sicuro. L'ex sindaco Leonardo
Domenici non era presente in aula.
26 novembre 2012 (udienza n. 24) - Altra udienza del processo per la
morte di Veronica Locatelli. Hanno testimoniato la madre di Luca
Raso che ha raccontato della telefonata avuta dall'allora sindaco
Leonardo Domenici la sera del 3 settembre; «Mi fece le condoglianze
e io, che il giorno ero stata a vedere dove era morto Luca, gli
dissi che quel luogo era pericoloso, che avremmo fatto causa».
In
aula anche l'Ing. Corsi autore della messa in sicurezza del Forte
Belvedere evidenziando gli interventi effettuati:
1 -
arretramento del terrapieno ad 1,60 mt.;
2 -
abbassamento del terrapieno a 50 cm circa realizzando una seduta;
3 -
inserimento nel muretto del terrapieno di nuove luci a led per
meglio illuminare il camminamento;
4 -
taglio di tutte le piante erbacee dal parapetto e dal fondo della
cannoniera;
5 -
inserimento di fari sul fondo della cannoniera per meglio
evidenziare il vuoto; ed altri interventi accessori.
8 -
19 - 29 ottobre 2012 aula bunker - QUESTE DATE SONO STATE ANNULLATE
PER INDISPOSIZIONE DEL GIUDICE DOTT. FRANCESCO MARADEI A CAUSA DI UN
INTERVENTO CHIRURGICO.
16
luglio 2012 (udienza n. 23)
-
Ascoltati vari testimoni:
continuano ad emergere le tante e gravi omissioni sulla sicurezza a
Forte Belvedere.
10 luglio 2012 (udienza n. 22)
-
Dalle deposizioni di oggi è emerso che nel 2007 la zona della
cannoniera, dove sono caduti Luca e Veronica era interdetta da una
barriera in orsogril, posizionata dall'angolo della palazzina fino
al bastione che guarda il giardino di Boboli, mentre nel 2008 fu
tolta l'intera recinzione. Inoltre è emerso che la luce del faro
architettonico su palina, che illuminava la facciata laterale,
quella più vicina al luogo degli incidenti, quando è caduto Luca era
accesa mentre era spenta quando si è verificato l'incidente a
Veronica.
20 giugno 2012 (udienza n. 21) - Prima udienza dopo il sopralluogo al
Forte Belvedere. Sentiti alcuni testi già ascoltati nel processo di
Luca Raso. L'attenzione del Giudice si è concentrata sulla
percezione della sicurezza del Forte, solo in quattro della
sicurezza quella sera ma solo in due a girare per tutto il perimetro
del Forte. Uno dei testi ha dichiarato che il luogo era ingannevole,
le luci erano rivolte verso la palazzina e le piante che spuntavano
dai muretti della cannoniera facevano sembrare che ci fosse un prato
anziché il vuoto della cannoniera.
18 giugno 2012 ore 14.30 sopralluogo
al Forte Belvedere (udienza n. 20)
- Il
sopralluogo era stato deciso dal giudice Francesco Maradei,
nell'ambito del processo che vede imputate sei persone, fra cui l'ex
sindaco Leonardo Domenici. Momenti di commozione per la madre di
Veronica.
11 giugno 2012 (udienza n. 19) -
Sentenza rinviata. Il giudice Francesco Maradei, dopo essersi
ritirato in camera di consiglio, è uscito senza pronunciare sentenza
ma disponendo la riapertura del processo per l'assunzione di nuove
prove sulla base dell'articolo 507 del codice di procedura penale.
L'istruttoria continua, con il sopralluogo al Forte Belvedere il 18
giugno alle 14.30 e successivamente saranno sentiti ulteriori testi.
La prossima udienza si terrà il 20 giugno.
21 maggio 2012 (udienza n. 18)
- Nell’udienza di oggi, sono state
effettuate le repliche del Pubblico Ministero delle Parti Civili e
di alcuni avvocati degli imputati. Nella prossima udienza, dell’11
Giugno 2012, dopo le restanti repliche, dovrebbe essere pronunciata
la sentenza.
Dopo aver assistito alle arringhe degli avvocati
degli imputati, durante le quali non è ovviamente possibile
intervenire e replicare, sentiamo il bisogno, insopprimibile, di
comunicare la nostra rabbia, la nostra amarezza e il nostro sdegno
per la loro inverosimile ed inaccettabile ricostruzione dei fatti.
Chiunque conoscesse le condizioni del Forte prima della messa in
sicurezza del 2010, sa quanto gravi sono le colpe di chi, dopo la
morte di Luca Raso, ha lasciato che quella voragine in mezzo ai
prati, nascosta da arbusti e piante, senza alcuna protezione e senza
illuminazione adeguata, potesse togliere la vita anche a Veronica.
Le responsabilità di chi ha permesso che a Forte Belvedere si
organizzassero eventi senza adeguate condizioni di sicurezza non
possono essere scaricate su chi, a causa di quelle irresponsabilità,
ha perso la vita.
2 marzo 2012 (udienza n. 16) - Gli avvocati
Dominioni, Pinucci e Fenyes chiedono l'assoluzione per Domenici,
Bianchi e Frusi.
13 febbraio 2012 (udienza n. 15)
- L'avvocato
Lucibello chiede l'assoluzione dell'ex sindaco di Firenze Leonardo
Domenici.
10 febbraio 2012 (udienza n. 14) - Il Pubblico
Ministero Dott.ssa Concetta Gintoli dopo una requisitoria durata
circa 10 ore, chiede 4 anni di reclusione per l'ex sindaco di
Firenze Leonardo Domenici, Giuseppe Gherpelli e Ulderigo Frusi e 3
anni per Susanna Bianchi, mentre chiede l'assoluzione per Gardenti e
Zanchi.
3 febbraio 2012 (udienza n. 13) - Nell’ultima
udienza sono stati ascoltati gli operatori del video presentato
dalla difesa degli imputati; per loro stessa ammissione, durante la
registrazione del video (strumento di per sé non adatto a riprodurre
fedelmente le condizioni di luminosità), sono stati modificati tutti
i parametri di registrazione (diaframma, gain e velocità
dell’otturatore). In particolare, da un’analisi del video, risulta
evidente come tali parametri siano stati variati in maniera del
tutto impropria, rendendo tale video ridicolmente inverosimile. Il
10 febbraio 2012 inizierà la requisitoria del pubblico ministero
Concetta Gintoli.
23 gennaio 2012 (udienza n. 12)
-
Sono stati sentiti testi e consulenti della
difesa degli imputati; il dibattimento continuerà il 3 febbraio p.v.
Continua ad essere contumace l'ex sindaco Leonardo Domenici.
12 dicembre 2011 (udienza n. 11)
- In aula la
deposizione dell'allora assessore G. Gozzini è stata punteggiata da
numerosi "non ricordo", dopo di lui ha deposto l’attuale
dirigente del servizio Belle Arti del Comune, architetto Giorgio
Caselli, che sta realizzando i lavori di messa in sicurezza del
Forte, con l’abbassamento dei terrapieni erbosi e il loro
allontanamento dai parapetti, oltre ad un nuovo sistema di
illuminazione con luci di emergenza.
1 dicembre 2011 (udienza n. 10)
-
Sono stati ascoltati altri due dei sei
imputati, Susanna Bianchi e Monica Zanchi ed alcuni testimoni della
difesa.
28 novembre 2011 (udienza n. 9)
-
Sono stati ascoltati due dei sei imputati:
Giuseppe Gherpelli e Ulderigo Frusi.
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LA REPUBBLICA
25
ottobre 2011
(udienza n. 8)
- In aula il Prof.
Giorgio Bonsanti, presidente di Firenze Mostre dal 2004 al 2006, ha
dichiarato che la morte di Luca Raso poteva essere evitata. E'
inoltre emerso che, subito dopo la morte di Luca, Bonsanti aveva
consegnato, personalmente, alla segreteria del Sindaco Leonardo
Domenici, una lettera a lui indirizzata nella quale segnalava
“una reale, gravissima pericolosità per il pubblico” e
indicava la strada per evitare ulteriori incidenti mortali.
Nonostante questo accorato e perentorio appello, non era stato fatto
nulla per la sicurezza del Forte Belvedere, sicurezza che il
professore, in una lettera indirizzata al Corriere della Sera,
definiva letteralmente “un incubo”.
Sono
stati sentiti anche due ricercatori dell'istituto Nazionale di Ottica
del CNR, dott. Luca Mercatelli del laboratorio di "Fotometria ed
illuminotecnica" e prof. Alessandro Farini del laboratorio di
"Percezione visiva ed ergonomia della visione", i quali hanno
evidenziato come l'illuminazione del Forte, anche con il faro
architettonico acceso, fosse assolutamente inadeguata e addirittura
ingannevole.
14
ottobre
2011 (udienza n. 7) - Scarsissima
illuminazione, parapetti troppo bassi e soprattutto un terrapieno
alla stessa altezza e alla distanza di appena un metro dal parapetto
della cannoniera – una trappola mortale che sembrava un prato in
mezzo ad altri prati e che non era stata messa in sicurezza – tutto
questo ha determinato la morte di Veronica Locatelli, è quanto
emerge dalla deposizione di due ispettori della ASL. Solo due anni
prima, nel solito punto, era caduto e morto Luca Raso, ciononostante
non era stato fatto nulla per evitare altri incidenti. Nella lettera
inviata all'Assessore Simone Siliani e al Direttore Giuseppe
Gherpelli, all'indomani dell'incidente di Luca Raso, il Dirigente
delle Belle Arti Arch. G. Cini, scriveva: "Non sarà impresa da
poco evitare, in futuro, il ripetersi di episodi del genere a meno
di non intervenire su tutto il perimetro dei bastioni, con opere da
definirsi ..." ma a quella lettera non fu data mai risposta.
7
ottobre
2011 (udienza n. 6) - Sono stati
sentiti due agenti della Polizia di Stato e gli ispettori della
Polizia scientifica, che hanno descritto il luogo dell'incidente
poco illuminato e pericoloso anche con i fari architettonici accesi,
uno di loro ha simulato il percorso fatto da Veronica.
14
luglio 2011 (udienza n. 5)
- Sono stati
sentiti altri testimoni per verificare le condizioni di
illuminazione del Forte. Quella sera, le luci architettoniche erano
spente.
rassegna stampa
NUOVO COR.RE
LA NAZIONE
12 luglio 2011 (udienza n. 4)-
Il responsabile della gestione degli steward: "8
steward non erano sufficienti per garantire la sicurezza al Forte
Belvedere, quella sera c'era molta gente". Continua
ad essere contumace l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
9 giugno 2011(udienza n. 3) -
Il medico legale: "Nè alcool
nè droghe nel corpo di Veronica non solo quella sera ma neanche nei
nove mesi precedenti"
Un teste: "quel punto era pericoloso anche di giorno".
Continua
ad essere contumace l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
30
maggio 2011(udienza n. 2) - "Totale
oscurità'', ''buio tremendo'',
''prato completamente al buio": questi i vari modi con cui i
primi testimoni, sentiti dal pm Concetta Gintoli hanno descritto in
aula le condizioni di oscurità in cui si trovava il Forte Belvedere
la sera del 15 luglio 2008, quando Veronica precipitò, ingannata
anche dal buio, in una zona pericolosa che non era stata
messa in sicurezza. Contumaci l'ex sindaco Leonardo Domenici
e il Direttore della Cultura Giuseppe Gherpelli.
19 maggio 2011(udienza n. 1 di smistamento)- Il giudice
Francesco Maradei, esclude la testimonianza della madre di Luca Raso
ed altre testimonianze sulla morte di numerosi cani caduti e morti
nello stesso punto in cui sono morti Luca e Veronica. Tutti
contumaci gli imputati dall'ex sindaco Leonardo Domenici a Giuseppe
Gherpelli, Ulderigo Frusi, Susanna Bianchi, Monica Zanchi, Daniele
Gardenti.
rassegna stampa
COR.RE FIOR.NO
LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
- Il GUP Erminia Bagnoli su richiesta del P.M. Concetta
Gintoli, rinvia a giudizio l'ex Sindaco di Firenze Leonardo Domenici,
insieme al Direttore della Cultura Giuseppe Gherpelli, al P.I.
Ulderigo Frusi, Susanna Bianchi, Daniele Gardenti e Monica Zanchi
rispettivamente presidente e dipendenti della Cooperativa
Archeologia
rassegna stampa
COR.RE FIOR.NO
LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
L'UNITA'
16
dicembre 2010
- Il GUP Erminia Bagnoli non concede l'incidente probatorio
anche perché le perizie sull'illuminazione della ASL, della difesa e
della parte civile, sono sostanzialmente concordanti
nell'evidenziare scarsa luminosità.
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LA NAZIONE
IL GIORNALE
12
ottobre 2010
-
All'udienza
preliminare i difensori di Leonardo Domenici e degli altri imputati,
Giuseppe Gherpelli, Ulderigo Frusi, Susanna Bianchi, Monica Zanchi e
Daniele Gardenti, fanno istanza di incidente probatorio in
riferimento all'illuminazione del Forte Belvedere.
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LA NAZIONE
IL GIORNALE
L'UNITA'
30
agosto 2010
-
Dopo
l’approvazione da parte della Procura del piano di ristrutturazione
presentato dal Comune di Firenze, il Forte viene dissequestrato per
permettere l’inizio dei lavori di ”messa in sicurezza” della
struttura.
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LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
COR.RE FIOR.NO
L'UNITA'
15
luglio 2010
- Fiaccolata silenziosa da Piazza Signoria al Forte Belvedere
per chiedere verità e giustizia per Luca e Veronica, partecipano
affiancate Angela Manni e Anna Maria Bettini rispettivamente madri
di Luca e Veronica.
19
aprile 2010
- La Procura di Firenze chiede il rinvio a giudizio per omicidio
colposo di Leonardo Domenici e degli altri imputati, Giuseppe
Gherpelli, Ulderigo Frusi, Susanna Bianchi, Monica Zanchi e Daniele
Gardenti.
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LA NAZIONE
L'UNITA'
LA REPUBBLICA
COR.RE FIOR.NO
IL GIORNALE
14
dicembre 2009
- Il PM Concetta Gintoli chiude le indagini per la morte di
Veronica.
rassegna stampa
LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
L'UNITA'
30
settembre 2009
- Il PM Concetta Gintoli invia altri quattro avvisi di garanzia
a Leonardo Domenici ex sindaco di Firenze, Giuseppe Gherpelli,
Ulderigo Frusi, Susanna Bianchi che si aggiungono a Monica Zanchi e
Daniele Gardenti già indagati.
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LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
COR.RE FIOR.NO
L'UNITA'
15
luglio 2009
- Fiaccolata silenziosa "Porta un fiore a Veronica" da
Piazza Signoria al Forte Belvedere per chiedere verità e giustizia.
15
gennaio 2009
- Il PM Concetta Gintoli emette due avvisi di garanzia nei
confronti di Monica Zanchi e Daniele Gardenti, dipendenti della
Cooperativa Archeologia che gestiva il Forte Belvedere quella sera.
rassegna stampa
LA NAZIONE
COR.RE FIOR.NO
IL FIRENZE
10
ottobre 2008
- Il prof. Francesco Mari consegna al PM le analisi
tossicologiche, né alcool né droga nel corpo di Veronica, non solo
quella sera, ma neanche nei 9 mesi precedenti la sua morte.
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LA NAZIONE
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
NUOVO CORR.RE
L'UNITA'
24
luglio 2008
-
Il giudice per le indagini preliminari, Anna Sacco, convalida il
sequestro del Forte Belvedere.
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LA NAZIONE
COR.RE FIOR.NO
LA REPUBBLICA
17
luglio 2008
-
Il PM Concetta Gintoli, titolare dell'inchiesta per omicidio
colposo, chiude il Forte Belvedere.
rassegna stampa
LA NAZIONE
COR.RE FIOR.NO
LA REPUBBLICA
IL GIORNALE
L'UNITA'
15
luglio 2008
-
Veronica è al Forte Belvedere insieme agli amici per festeggiare il
suo compleanno, mentre si recano verso lo spazio del concerto,
incontra un'amica e dice al gruppo: "andate avanti voi, saluto e
vi raggiungo". Salutata l'amica, Veronica cerca di raggiungere
il gruppo e il fidanzato, ma sulla sua strada si presenta il
precipizio della cannoniera, cade e muore.