Veronica Locatelli was a lecturer at the Educational Sciences University and a researcher at the renowned Academia della Crusca, artist, director and author of short films and video installations. She tragically passed away at the Forte Belvedere in Florence. On the night of July 15th and 16th 2008, Veronica was walking on the meadow beside the embrasure of the Forte Belvedere towards the concert held a little further on, where her boyfriend and friends were awaiting her. After a few meters, she found herself at the edge of the walkway, on the meadow, at about the same height as what seemed to be another meadow, but which was, in fact, the precipice of the embrasure or cannoniera, an unpredictable inlet with a gaping chasm inside. At this point the walkway that divides the meadow-embankment from the embrasure is much narrower and all it takes is a slightly longer step to end up in the chasm. On the left there was a barrier that, absurdly positioned, seemed to advise visitors to continue onwards into the void. Ahead, undermining the perception of the danger, so much vegetation was sticking out from the other side of the embrasure's wall, that it created the illusion that what was on the other side of the walkway was a meadow and not a precipice (a meadow which, in fact, is located a few meters beyond the precipice). The danger was further compacted by near-complete darkness and a total lack of protective barriers and of clearly visible warning signs. Veronica did not act recklessly and did not commit an act of imprudence: anyone going to the meadow in that direction could unexpectedly fall in the precipice. Only two years earlier, Luca Raso, a young man from Rome, had fallen to his death at the same spot, and despite this, nothing had been undertaken to ensure adequate security measures were in place for that part of the Forte. How, then, was it possible that new events, exhibitions, screenings, etc. were even thought of, let alone organized, without first ensuring that indispensable measures to prevent further tragedies had been adopted? WE ARE GRATEFUL TO THE JUDICIARY FOR HAVING IDENTIFIED AND CONDEMNED THOSE WHO ARE GUILTY OF CAUSING VERONICA'S DEATH |
IL PROCESSO PER LA MORTE DI VERONICA LOCATELLI AL FORTE BELVEDERE Roma,12 gennaio 2016 ore 18.45 per Veronica Locatelli La Corte Suprema di Cassazione ha rigettato i ricorsi degli imputati e condannato in via definitiva, Leonardo Domenici ex sindaco di Firenze, Giuseppe Gherpelli ex Direttore della Direzione Cultura e Susanna Bianchi Presidente di Cooperativa Archeologia, responsabili della morte di Veronica. Finalmente Verità e Giustizia per Veronica. da Facebook - il pensiero di Enzo Boncompagni No, giustizia non è stata fatta. O meglio, solo formalmente, negando in via definitiva la grottesca sentenza di primo grado. No, niente giustizia: la morte di Veronica, dopo altre, richiedeva ben altra sostanziale e materiale condanna per i veri responsabili. La giustizia Italiana, come sempre ridicola, ha dato un buffetto ai responsabili, invece di ben altro.
rassegna stampa
le motivazioni della Corte Suprema di Cassazione sulle motivazioni della Corte Suprema di Cassazione quotidiani on-line del 22.05.2016 La Nazione la Repubblica Corriere Fiorentino
IL COMMENTO DI BENIAMINO DEIDDA ex Procuratore Generale della Toscana alla sentenza di 1° grado per la morte di Veronica Locatelli
la rassegna stampa completa per le notizie più dettagliate la rassegna video completa per le notizie più dettagliate lascia un commento nel libro degli ospiti Non si può non sottolineare un passo della sentenza che il giudice Paola Belsito ha depositato sulla condanna di 1° grado a Lorenzo Luzzetti per la morte di Luca Raso, condanna confermata in appello e dalla Corte Suprema di Cassazione. pag. 44, 2° paragrafo Le motivazioni complete della sentenza (pdf) Imputati: L. Domenici ex Sindaco di Firenze, condannato 10 mesi in 1° grado, condannato a 1 anno e 6 mesi in Appello e Cassazione. G. Gherpelli ex Direttore della Cultura, assolto in 1° grado, condannato a 1 anno e 6 mesi in Appello e Cassazione. U. Frusi autore del piano della sicurezza, assolto in 1° grado, assolto in Appello. S. Bianchi presidente di Cooperativa Archeologia, assolta in 1° grado, condannata a 1 anno e 6 mesi in Appello e Cassazione. D. Gardenti dipendente di Cooperativa Archeologia, assolto in 1° grado, la Procura non ha fatto ricorso in Appello. M. Zanchi dipendente di Cooperativa Archeologia, assolta in 1° grado, la Procura non ha fatto ricorso in Appello. 22 maggio 2015 - i quotidiani sulle motivazioni della Sentenza della Corte d'Appello 27 febbraio 2015 la Corte di Appello si è pronunciata sulla sentenza di 1° grado ...escluso il concorso di colpa di Veronica Locatelli... le motivazioni della Corte d'Appello rassegna on-line LaNazione LaRepubblica1 LaRepubblica2 CorriereFiorentino l'altracittà il video della sentenza rassegna stampa e video
l'altracittà il video della sentenza 8 ottobre 2014 il Pubblico Ministero ha presentato l'appello 28 giugno 2014 depositate le motivazioni della sentenza Le motivazioni della sentenza sulla responsabilità di Veronica, come ci aspettavamo, sono assolutamente infondate e prive di senso. Il Giudice Maradei ha deciso di ignorare sistematicamente le numerose testimonianze e le relazioni della Polizia Giudiziaria che chiarivano, in modo scientifico e inconfutabile, l'inganno che ha provocato la morte di Luca e Veronica; un'insidia imprevedibile peraltro già riconosciuta e attestata nei due processi per la morte di Luca Raso. Siamo fiduciosi che, dopo un'analisi scrupolosa degli atti processuali, i giudici della Corte d'Appello renderanno giustizia a Veronica. Famiglia Locatelli
rassegna stampa 12 maggio 2014 scadenza del deposito delle motivazioni
La Nazione 17 maggio 2014 10 febbraio 2014 (udienza n. 37) il giorno della sentenza
rassegna on-line La Nazione La Repubblica Corriere Fiorentino newsit24
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-------------------------------------------------------------------------------------------------------- 11 febbraio 2014 il giorno dopo la sentenza
Il comunicato stampa completo della famiglia Locatelli
rassegna on-line LaNazione LaRepubblica CorriereFiorentino IlGazzettinodelChianti L'altracittà noveFirenze
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-------------------------------------------------------------------------------------------------------- 13 febbraio 2014 i commenti IL COMMENTO DI BENIAMINO DEIDDA ex Procuratore Generale della Toscana alla sentenza per la morte di Veronica Locatelli La Repubblica
altri commenti Federica Pagliai l'altracittà dott. Enzo Boncompagni Cardiologo 27 gennaio 2014 (udienza n. 36) Oggi si sono svolte le repliche conclusive del P.M. e P.C. rassegna video
TG3 Toscana 27.01.2014 ore 14.00 TG38 27.01.2014 ore 19.30 24 ottobre 2013 (udienza n. 35) Completata l'arringa dell'avv. Zilletti, difensore dell'imputato Giuseppe Gherpelli. 11 settembre 2013 (udienza n. 34) L'arringa dell'avv. Zilletti, difensore dell'imputato Giuseppe Gherpelli. 5 luglio 2013 (udienza n. 33) L'arringa dell'avv. Zilletti, difensore dell'imputato Giuseppe Gherpelli. 20 maggio 2013 (udienza n. 32) Le arringhe delle difese degli imputati Giuseppe Gherpelli ex Direttore della Cultura e Susanna Bianchi presidente della Cooperativa Archeologia, l'udienza è stata interrotta in tarda mattinata per indisposizione del giudice dott. F. Maradei. rassegna video
TG3 Toscana 20.05.2013 ore 14.00 29 aprile 2013 (udienza n. 31) L'arringa dell'avv. Pier Matteo Lucibello difensore dell'ex sindaco Leonardo Domenici. rassegna on-line CorriereFiorentino La Repubblica La Nazione rassegna stampa e video 19 aprile 2013 (udienza n. 30) Oggi le arringhe degli avvocati di Parte Civile, Taddeucci Sassolini, Volpini, Magherini e Valignani. Hanno parlato anche gli avv. Gambogi e Fenyes difensori di due dei sei imputati. rassegna stampa e video 25 marzo 2013 (udienza n. 29) Il PM dott.ssa Concetta Gintoli, dopo una requisitoria durata circa 6 ore, ha confermato la stessa richiesta che aveva fatto nel maggio scorso al termine della prima istruttoria dibattimentale di 4 anni a Leonardo Domenici, Giuseppe Gherpelli e Ulderigo Frusiche e 3 anni a Susanna Bianchi mentre aveva chiesto l'assoluzione per D. Gardenti e M. Zanchi. Era stato poi il giudice Maradei a disporre una nuova istruttoria in base all'art. 507 del c.p.p. «Questo nuovo approfondimento ha confermato il mio convincimento - ha detto il pm C. Gintoli - e con grande serenità ripropongo le richieste già formulate mesi fa. Non è stata la scarsezza di luce tantomeno la troppa affluenza di pubblico al Forte quella sera, ma la mancanza di un serio piano per la sicurezza. Le norme sulla sicurezza - ha ribadito il pm C. Gintoli - sono state scientemente aggirate». rassegna on-line La Nazione La Repubblica Corriere Fiorentino Gazzettino del Chianti FirenzePost ToscanaTV IlSitoDiFirenze
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8 marzo 2013 (udienza n. 28) Oggi sono stati ascoltati gli ultimi tre imputati Daniele Gardenti, Monica Zanchi e Susanna Bianchi. 11 febbraio 2013 (udienza n. 27) In aula è stato ascoltato Giuseppe Gherpelli Direttore della direzione Cultura per circa cinque ore. rassegna stampa
le opinioni di James Bradburne direttore della Fondazione Palazzo Strozzi sulla sicurezza del Forte Belvedere 21 gennaio 2013 (udienza n. 26) Oggi in aula l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, imputato per la morte di Veronica Locatelli a Forte Belvedere. Anche dopo la morte di Luca Raso si è deciso di non intervenire sulla struttura ma di continuare sulla stessa linea seguita fino ad allora. rassegna on-line
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21 dicembre 2012 (udienza n. 25) Oggi sono stati sentiti due testi della Commissione Provinciale di Vigilanza sul Pubblico Spettacolo, questa commissione ha dato parere favorevole al piano per il pubblico spettacolo esaminando esclusivamente la documentazione presentata, senza aver fatto un sopralluogo ed in relazione esclusivamente allo spettacolo che veniva proposto dall’amministrazione comunale, partendo dal presupposto che il luogo proposto dal comune fosse di per sé sicuro. L'ex sindaco Leonardo Domenici non era presente in aula. rassegna video
TG3 Toscana 21.12.2012 ore 14.00 26 novembre 2012 (udienza n. 24) Altra udienza del processo per la morte di Veronica Locatelli. Hanno testimoniato la madre di Luca Raso che ha raccontato della telefonata avuta dall'allora sindaco Leonardo Domenici la sera del 3 settembre; «Mi fece le condoglianze e io, che il giorno ero stata a vedere dove era morto Luca, gli dissi che quel luogo era pericoloso, che avremmo fatto causa». In aula anche l'Ing. Corsi autore della messa in sicurezza del Forte Belvedere evidenziando gli interventi effettuati: 1 - arretramento del terrapieno ad 1,60 mt.; 2 - abbassamento del terrapieno a 50 cm circa realizzando una seduta; 3 - inserimento nel muretto del terrapieno di nuove luci a led per meglio illuminare il camminamento; 4 - taglio di tutte le piante erbacee dal parapetto e dal fondo della cannoniera; 5 - inserimento di fari sul fondo della cannoniera per meglio evidenziare il vuoto; ed altri interventi accessori.
rassegna stampa e video 8 - 19 - 29 ottobre 2012 ore 9.00 aula bunker QUESTE DATE SONO STATE ANNULLATE PER INDISPOSIZIONE DEL GIUDICE DOTT. FRANCESCO MARADEI A CAUSA DI UN INTERVENTO CHIRURGICO. 16 luglio 2012 (udienza n. 23) Ascoltati vari testimoni: continuano ad emergere le tante e gravi omissioni sulla sicurezza a Forte Belvedere.
rassegna stampa e video 10 luglio 2012 (udienza n. 22) Dalle deposizioni di oggi è emerso che nel 2007 la zona della cannoniera, dove sono caduti Luca e Veronica era interdetta da una barriera in orsogril, posizionata dall'angolo della palazzina fino al bastione che guarda il giardino di Boboli, mentre nel 2008 fu tolta l'intera recinzione. Inoltre è emerso che la luce del faro architettonico su palina, che illuminava la facciata laterale, quella più vicina al luogo degli incidenti, quando è caduto Luca era accesa mentre era spenta quando si è verificato l'incidente a Veronica. rassegna stampa e video
20 giugno 2012 (udienza n. 21) Prima udienza dopo il sopralluogo al Forte Belvedere. Sentiti alcuni testi già ascoltati nel processo di Luca Raso. L'attenzione del Giudice si è concentrata sulla percezione della sicurezza del Forte, solo in quattro della sicurezza quella sera ma solo in due a girare per tutto il perimetro del Forte. Uno dei testi ha dichiarato che il luogo era ingannevole, le luci erano rivolte verso la palazzina e le piante che spuntavano dai muretti della cannoniera facevano sembrare che ci fosse un prato anziché il vuoto della cannoniera. rassegna video
18 giugno 2012 ore 14.30 sopralluogo al Forte Belvedere (udienza n. 20) Il sopralluogo era stato deciso dal giudice Francesco Maradei, nell'ambito del processo che vede imputate sei persone, fra cui l'ex sindaco Leonardo Domenici. Momenti di commozione per la madre di Veronica. rassegna on-line
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11 giugno 2012 (udienza n. 19) Sentenza rinviata. Il giudice Francesco Maradei, dopo essersi ritirato in camera di consiglio, è uscito senza pronunciare sentenza ma disponendo la riapertura del processo per l'assunzione di nuove prove sulla base dell'articolo 507 del codice di procedura penale. L'istruttoria continua, con il sopralluogo al Forte Belvedere il 18 giugno alle 14.30 e successivamente saranno sentiti ulteriori testi. La prossima udienza si terrà il 20 giugno.
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21 maggio 2012 (udienza n. 18) Nell’udienza di oggi, sono state effettuate le repliche del Pubblico Ministero delle Parti Civili e di alcuni avvocati degli imputati. Nella prossima udienza, dell’11 Giugno 2012, dopo le restanti repliche, dovrebbe essere pronunciata la sentenza.
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30 marzo 2012 (udienza n. 17) Dopo aver assistito alle arringhe degli avvocati degli imputati, durante le quali non è ovviamente possibile intervenire e replicare, sentiamo il bisogno, insopprimibile, di comunicare la nostra rabbia, la nostra amarezza e il nostro sdegno per la loro inverosimile ed inaccettabile ricostruzione dei fatti. Chiunque conoscesse le condizioni del Forte prima della messa in sicurezza del 2010, sa quanto gravi sono le colpe di chi, dopo la morte di Luca Raso, ha lasciato che quella voragine in mezzo ai prati, nascosta da arbusti e piante, senza alcuna protezione e senza illuminazione adeguata, potesse togliere la vita anche a Veronica. Le responsabilità di chi ha permesso che a Forte Belvedere si organizzassero eventi senza adeguate condizioni di sicurezza non possono essere scaricate su chi, a causa di quelle irresponsabilità, ha perso la vita. 2 marzo 2012 (udienza n. 16) Gli avvocati Dominioni, Pinucci e Fenyes chiedono l'assoluzione per Domenici, Bianchi e Frusi. 13 febbraio 2012 (udienza n. 15) L'avvocato Lucibello chiede l'assoluzione dell'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
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rassegna stampa e video 10 febbraio 2012 (udienza n. 14) Il Pubblico Ministero Dott.ssa Concetta Gintoli dopo una requisitoria durata circa 10 ore, chiede 4 anni di reclusione per l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, Giuseppe Gherpelli e Ulderigo Frusi e 3 anni per Susanna Bianchi, mentre chiede l'assoluzione per Gardenti e Zanchi.
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le repliche del giorno dopo
3 febbraio 2012 (udienza n. 13) Nell’ultima udienza sono stati ascoltati gli operatori del video presentato dalla difesa degli imputati; per loro stessa ammissione, durante la registrazione del video (strumento di per sé non adatto a riprodurre fedelmente le condizioni di luminosità), sono stati modificati tutti i parametri di registrazione (diaframma, gain e velocità dell’otturatore). In particolare, da un’analisi del video, risulta evidente come tali parametri siano stati variati in maniera del tutto impropria, rendendo tale video ridicolmente inverosimile. Il 10 febbraio 2012 inizierà la requisitoria del pubblico ministero Concetta Gintoli. 23 gennaio 2012 (udienza n. 12) Sono stati sentiti testi e consulenti della difesa degli imputati; il dibattimento continuerà il 3 febbraio p.v. Continua ad essere contumace l'ex sindaco Leonardo Domenici. 12 dicembre 2011 (udienza n. 11) In aula la deposizione dell'allora assessore G. Gozzini è stata punteggiata da numerosi "non ricordo", dopo di lui ha deposto l’attuale dirigente del servizio Belle Arti del Comune, architetto Giorgio Caselli, che sta realizzando i lavori di messa in sicurezza del Forte, con l’abbassamento dei terrapieni erbosi e il loro allontanamento dai parapetti, oltre ad un nuovo sistema di illuminazione con luci di emergenza.
rassegna stampa 1 dicembre 2011 (udienza n. 10) Sono stati ascoltati altri due dei sei imputati, Susanna Bianchi e Monica Zanchi ed alcuni testimoni della difesa. 28 novembre 2011 (udienza n. 9) Sono stati ascoltati due dei sei imputati: Giuseppe Gherpelli e Ulderigo Frusi.
rassegna stampa 25 ottobre 2011 (udienza n. 8) In aula il Prof. Giorgio Bonsanti, presidente di Firenze Mostre dal 2004 al 2006, ha dichiarato che la morte di Luca Raso poteva essere evitata. E' inoltre emerso che, subito dopo la morte di Luca, Bonsanti aveva consegnato, personalmente, alla segreteria del Sindaco Leonardo Domenici, una lettera a lui indirizzata nella quale segnalava “una reale, gravissima pericolosità per il pubblico” e indicava la strada per evitare ulteriori incidenti mortali. Nonostante questo accorato e perentorio appello, non era stato fatto nulla per la sicurezza del Forte Belvedere, sicurezza che il professore, in una lettera indirizzata al Corriere della Sera, definiva letteralmente “un incubo”.
la lettera che il prof. Giorgio Bonsanti ha consegnato alla segreteria di Leonardo Domenici (pdf)
Sono stati sentiti anche due ricercatori dell'istituto Nazionale di Ottica del CNR, dott. Luca Mercatelli del laboratorio di "Fotometria ed illuminotecnica" e prof. Alessandro Farini del laboratorio di "Percezione visiva ed ergonomia della visione", i quali hanno evidenziato come l'illuminazione del Forte, anche con il faro architettonico acceso, fosse assolutamente inadeguata e addirittura ingannevole. rassegna stampa e video
14 ottobre 2011 (udienza n. 7) Scarsissima illuminazione, parapetti troppo bassi e soprattutto un terrapieno alla stessa altezza e alla distanza di appena un metro dal parapetto della cannoniera – una trappola mortale che sembrava un prato in mezzo ad altri prati e che non era stata messa in sicurezza – tutto questo ha determinato la morte di Veronica Locatelli, è quanto emerge dalla deposizione di due ispettori della ASL. Solo due anni prima, nel solito punto, era caduto e morto Luca Raso, ciononostante non era stato fatto nulla per evitare altri incidenti. Nella lettera inviata all'Assessore Simone Siliani e al Direttore Giuseppe Gherpelli, all'indomani dell'incidente di Luca Raso, il Dirigente delle Belle Arti Arch. G. Cini, scriveva: "Non sarà impresa da poco evitare, in futuro, il ripetersi di episodi del genere a meno di non intervenire su tutto il perimetro dei bastioni, con opere da definirsi ..." ma a quella lettera non fu data mai risposta. la lettera dell'arch. Giuseppe Cini all'Assessore e al Direttore della Cultura (pdf)
rassegna stampa e video 7 ottobre 2011 (udienza n. 6) Sono stati sentiti due agenti della Polizia di Stato e gli ispettori della Polizia scientifica, che hanno descritto il luogo dell'incidente poco illuminato e pericoloso anche con i fari architettonici accesi, uno di loro ha simulato il percorso fatto da Veronica. 14 luglio 2011 (udienza n. 5) Sono stati sentiti altri testimoni per verificare le condizioni di illuminazione del Forte. Quella sera, le luci architettoniche erano spente.
rassegna stampa 12 luglio 2011 (udienza n. 4) Il responsabile della gestione degli steward: "8 steward non erano sufficienti per garantire la sicurezza al Forte Belvedere, quella sera c'era molta gente". Continua ad essere contumace l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
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9 giugno 2011 (udienza n. 3) Il medico legale: "Nè alcool nè droghe nel corpo di Veronica non solo quella sera ma neanche nei nove mesi precedenti". Un teste: "quel punto era pericoloso anche di giorno". Continua ad essere contumace l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
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30 maggio 2011 (udienza n. 2) "Totale oscurità'', ''buio tremendo'', ''prato completamente al buio": questi i vari modi con cui i primi testimoni, sentiti dal pm Concetta Gintoli hanno descritto in aula le condizioni di oscurità in cui si trovava il Forte Belvedere la sera del 15 luglio 2008, quando Veronica precipitò, ingannata anche dal buio, in una zona pericolosa che non era stata messa in sicurezza. Contumaci l'ex sindaco Leonardo Domenici e il Direttore della Cultura Giuseppe Gherpelli.
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19 maggio 2011 (udienza n. 1 di smistamento) Il giudice Francesco Maradei, esclude la testimonianza della madre di Luca Raso ed altre testimonianze sulla morte di numerosi cani caduti e morti nello stesso punto in cui sono morti Luca e Veronica, e stabilisce due date per i prossimi dibattimenti (30 maggio e 9 giugno). Tutti contumaci gli imputati dall'ex sindaco Leonardo Domenici a Giuseppe Gherpelli, Ulderigo Frusi, Susanna Bianchi, Monica Zanchi, Daniele Gardenti.
rassegna stampa 3 marzo 2011 Il GUP Erminia Bagnoli su richiesta del P.M. Concetta Gintoli, rinvia a giudizio l'ex Sindaco di Firenze Leonardo Domenici, insieme al Direttore della Cultura Giuseppe Gherpelli, al P.I. Ulderigo Frusi, Susanna Bianchi, Daniele Gardenti e Monica Zanchi rispettivamente presidente e dipendenti della Cooperativa Archeologia
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RASSEGNA STAMPA SULL'INCHIESTA ED IL PROCESSO
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la fiaccolata svoltasi la sera del 15 luglio 2009 da P.zza Signoria a Forte Belvedere
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La sera del 15 Luglio 2008, Veronica stava camminando sul prato adiacente alla "cannoniera" del Forte Belvedere nella direzione del concerto che si teneva più avanti e dove l’attendevano il ragazzo e gli amici; percorsi pochi metri, Veronica si è trovata sul bordo del camminamento, circa alla stessa altezza di quello che sembrava essere un altro prato ed invece era il precipizio della "cannoniera"; in quel punto, il camminamento che divide il prato dalla "cannoniera", è più stretto e basta un passo appena un po’ più lungo per finire nel baratro; sulla sinistra vi era una transenna che, assurdamente posizionata, sembrava consigliare di proseguire verso il vuoto e davanti, ad ingannare la percezione del pericolo, tanta vegetazione che spuntava dal muro della "cannoniera" e che lasciava credere che quello che si trova al di là del camminamento, non fosse un baratro bensì un altro prato (prato che, in effetti, si trova qualche metro più avanti, al di là del precipizio); a rendere tutto più pericoloso il buio quasi totale e la mancanza assoluta di protezioni ed evidenti segnali di pericolo. Veronica non ha commesso alcuna imprudenza, chiunque si fosse mosso sul prato in quella direzione poteva inaspettatamente finire nel vuoto. Solo due anni prima Luca Raso di Roma, aveva perso la vita in quello stesso punto e, nonostante questo, non era stato fatto niente per mettere in sicurezza quel settore del Forte. Come è stato possibile pensare di programmare ancora eventi, mostre, proiezioni ecc. ... senza aver adottato tutte le misure indispensabili per prevenire altre tragedie? SIAMO GRATI ALLA MAGISTRATURA CHE HA INDIVIDUATO E CONDANNATO I COLPEVOLI DELLA MORTE DI VERONICA.
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